Benvenuti ad Orvieto

Pubblicato da Marco Rubino il

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Duomo di Orvieto – © 2015


Orvieto è una città che non ha certo bisogno di presentazioni: è una località di fama internazionale, conosciuta in tutto il mondo soprattutto per il suo edificio simbolo (il Duomo) e per la sua eccellente posizione di crocevia fra 3 regioni dell’Italia centrale (Umbria, Toscana e Lazio). Ma in realtà Orvieto è molto altro: ha una grande estensione territoriale che ne fanno uno dei 50 comuni più grandi d’Italia e nel suo centro storico è impossibile non rimanere incantati dall’architettura di palazzi, chiese e piazze, nonchè dai numerosi siti archeologici della Orvieto sotterranea.

Anch’io come molti conoscevo Orvieto soprattutto per via della stupenda facciata gotica del Duomo, ma ho finalmente trovato il tempo per visitare la città a Giugno 2015 e in quella occasione ho scoperto innumerevoli scorci fotografici che mi hanno permesso di tornare a casa, oltre che con uno splendido ricordo di quella giornata, anche con decine di nuove immagini da proporre alle agenzie microstock. Questa è la storia del mio photowalk di Orvieto.


Orientamento

Orvieto dista da Roma circa 130 km (da Firenze circa 160 km e da Perugia circa 80 km) ed è facilmente raggiungibile in auto attraverso l’autostrada A1 Milano-Napoli, sulla quale ha un’uscita dedicata. Da Roma il viaggio è di circa 1 ora e 20 minuti, traffico permettendo. Poichè il centro storico di Orvieto è posizionato in alto su una rupe di tufo ed è molto agevole visitarlo a piedi, la cosa migliore da fare è lasciare l’auto presso uno dei parcheggi situati nella parte bassa della città, come quello nei pressi di Porta Romana, e raggiungere il centro storico utilizzando i pratici ascensori che dal parcheggio portano fin su al borgo. Giungendo dall’ascensore di via Ripa Medici, con una breve passeggiata attraverso vicolo Ripa Medici e poi lungo via Garibaldi si arriva in pochi minuti in Piazza della Repubblica, in cui si trova la magnifica Chiesa medievale di Sant’Andrea, punto d’inizio di questo photowalk.


Chiesa di Sant’Andrea

Benvenuti ad Orvieto 2La Chiesa di Sant’Andrea e Bartolomeo (più comunemente nota come “Sant’Andrea”) è una delle più antiche costruzioni religiose di Orvieto, risalente al XII secolo e quindi addirittura precedente al Duomo. Si tratta di una chiesa a croce romana costruita sulle rovine di una chiesa paleocristiana. Nel corso dei secoli ha subito diversi restauri e rimaneggiamenti, che ne hanno cambiato sensibilmente l’estetica, soprattutto per quanto riguarda la facciata esterna. La vetrata dello splendido rosone, ad esempio, è stata sostituita nel 1926.
Benvenuti ad Orvieto

Accanto alla Chiesa si trova la bellissima torre dodecagonale, che appartiene allo stesso complesso architettonico, pur essendo di fatto “appoggiata” al Palazzo Comunale che domina Piazza della Repubblica.Benvenuti ad Orvieto 1


Il Duomo di Orvieto

Proseguendo da Piazza della Repubblica lungo Corso Cavour e poi svoltando a destra in Via del Duomo si giunge dopo circa 5 minuti di cammino al cospetto dell’edificio più rappresentativo e più scenografico di Orvieto: la Cattedrale di Santa Maria Assunta, comunemente noto come Duomo di Orvieto.

stock-photo-the-gothic-cathedral-of-orvieto-umbria-italy-299559755Il Duomo si presenta subito come piuttosto complicato da fotografare: la piazza antistante la facciata infatti non è sufficientemente ampia da permettere di fotografare la Cattedrale nella sua interezza e in tutta comodità. Un obiettivo grandangolare spinto è altamente consigliato. Con il mio 18-55mm DX, perfino a 18mm non sono riuscito ad inquadrare in orizzontale il Duomo per intero da nessuna posizione che non fosse eccessivamente laterale rispetto alla facciata, per cui mi sono dovuto accontentare di inquadrature verticali oppure di dettagli e inquadrature parziali, che però allo stesso tempo mi hanno consentito di tagliare fuori l’enorme massa di turisti che circondava l’edificio.

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La facciata del Duomo, con i suoi celebri bassorilievi, le guglie, le cuspidi, i mosaici, le statue e il magnifico rosone centrale, è uno dei più spettacolari esempi di architettura gotica in Europa. [pullquote-right]”La facciata del Duomo di Orvieto è uno dei più spettacolari esempi di architettura gotica in Europa”[/pullquote-right]In essa sono rappresentate storie del vecchio e nuovo testamento e l’intera struttura è dominata dalla simmetria delle soluzioni architettoniche e allo stesso tempo dalla ricchezza di elementi artistici. Vale davvero la pena di soffermarsi (e fotografare) le singole parti che compongono la facciata, meglio ancora se con una guida che permetta di orientarsi e capire meglio gli innumerevoli dettagli di interesse di questo assoluto capolavoro.

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L’interno del Duomo è altrettanto straordinario: si tratta di una struttura a 3 navate con soffitto in legno a capriate. Meritano una visita in particolare le 2 cappelle più importanti: la cappella di San Brizio, i cui affreschi sono un vero e proprio capolavoro dell’arte rinascimentale, e la cappella del Corporale, in cui si trova la reliquia che ha dato origine alla costruzione del Duomo stesso, ossia il panno di lino (detto appunto Corporale) macchiato del sangue fuoriuscito miracolosamente dall’ostia durante l’eucaristia della Messa di Bolsena del 1263 celebrata da Pietro da Praga.

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Raduno Ferrari Cavalcade 2015 a Orvieto

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Per una fortunata coincidenza, durante il photowalk mi sono imbattuto nel mega raduno Ferrari Cavalcade 2015, che proprio in quelle ore faceva tappa ad Orvieto. Pur non essendo un grande esperto di auto sportive, devo ammettere che vedere centinaia di Ferrari provenienti da tutto il mondo scorrere per le vie antiche di Orvieto con il loro inconfondibile rombo o parcheggiate in piazza di fronte al Duomo è stato uno spettacolo davvero emozionante. Inoltre il forte contrasto fra le supercar e l’architettura gotica della Cattedrale mi ha fornito un inaspettato quanto interessante soggetto fotografico. Ovviamente trattandosi di auto riconoscibili e con targhe visibili, le immagini realizzate sono state proposte alle agenzie esclusivamente con licenza editoriale.

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Il Pozzo di San Patrizio

depositphotos_78309904-Well-of-St-PatrickPasseggiare per Orvieto è un vero piacere per gli occhi, ma passeggiare “sotto” Orvieto è un’esperienza assolutamente da non perdere. Orvieto sotterranea è una fitta rete di circa 1200 cunicoli e cavità scavati nel corso dei secoli, a partire dal periodo Etrusco. [pullquote-left]”Orvieto sotterranea è una fitta rete di circa 1200 cunicoli e cavità scavati nel corso dei secoli, a partire dal periodo Etrusco”[/pullquote-left]Non si tratta di grotte comunicanti fra loro, quanto piuttosto di pozzi e scavi indipendenti, effettuati per usi sia pubblici che privati, per lo più con l’obiettivo di ricerca e conservazione dell’acqua nel sottosuolo. Fra tutte le costruzioni della Orvieto ipogea, quella senz’altro più conosciuta è il “Pozzo di San Patrizio“. Il nome del pozzo è un preciso riferimento all’omologa caverna di San Patrizio che si trova in Irlanda e che è oggetto di una leggenda risalente al medioevo: secondo la leggenda, la caverna è stata indicata da Cristo a San Patrizio come luogo in cui i miscredenti avrebbero potuto sperimentare le pene dell’inferno e, risalendo in superficie, ottenere la remissione dei propri peccati.st-patrick-s-well-masterpiece-engineering-orvieto-italy-56806434
Nel Pozzo di San Patrizio di Orvieto in realtà non c’è nulla di infernale: si tratta di un’opera di ingegneria molto sofisticata per l’epoca della costruzione (durata 10 anni dal 1527 al 1537) e serviva per trasportare l’acqua all’interno della Rocca soprastante in maniera sicura in caso di assedio della città. Il particolare architettonico che rende questo pozzo così interessante è sicuramente la doppia rampa di scale elicoidali che permettevano di avere la discesa e la risalita nel pozzo entrambe a senso unico, in modo da non far incontrare i muli che trasportavano l’acqua fra il pozzo e la Rocca.

pozzo-della-st-patrick-56821002 Date le scarse condizioni di luce nel pozzo, si tratta di un soggetto piuttosto difficile da fotografare: la grande profondità e ampiezza (53 metri di altezza per 13 di diametro) rendono inutile l’utilizzo del flash, mentre l’impraticabilità di usare un treppiede rende necessario scattare ad alti ISO, con risultati a forte rischio di rumore digitale. L’atmosfera però è molto coinvolgente e vale sicuramente la pena scendere (e risalire) i 248 scalini che portano in fondo al pozzo, dove una pedana di collegamento permette di passare dalla rampa di discesa a quella della risalita. Nella parte superiore del pozzo ci sono diversi finestroni che illuminano di luce naturale le rampe, mentre scendendo in profondità la luce naturale diminuisce gradualmente fino ad essere sostituita da quella artificiale delle lampade.


Orvieto in Microstock

Oltre alle foto del Duomo, della Chiesa di Sant’Andrea e del Pozzo di San Patrizio, ho scattato anche molte foto di vicoli e altri scorci pittoreschi del contro storico di Orvieto. Complessivamente fra versioni standard e alcune elaborazioni in bianco e nero e HDR questo photowalk ha prodotto 44 nuove immagini da inviare alle agenzie microstock con licenza royalty-free, oltre 5 immagini editoriali relative al raduno Ferrari, per un totale di 49 nuovi files.

Il risultato in termini di accettazione è stato in generale piuttosto buono, anche se con qualche differenza da agenzia ad agenzia e, come spesso accade, in alcuni casi ho dovuto procedere con alcune resubmission per avere una revisione quanto più equa possibile (soprattutto con la solita Shutterstock).

Qui di seguito la tabella con il grado di accettazione dei nuovi files da parte delle agenzie:

Shutterstock: 47% Pond5: 31% Kozzi: 100%
iStock: 82% Dreamstime: 57% Colourbox: 86%
Fotolia: 75% CanStock: 34% Veer: 90%
Depositphotos: 84% BigStock: 65% MostPhotos: 100%
123RF: 92% Photodune: 9% Photokore: 100%

Mappa del Photowalk ad Orvieto

Mappa del Photowalk di Orvieto


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Esperto di marketing e comunicazione in una grande azienda del largo consumo italiano, viaggiatore per vocazione, fotografo appassionato, contributor presso le maggiori agenzie microstock internazionali, creatore di Marcor$tock, il blog sul mondo del Microstock e della Fotografia Digitale.