Workflow #6 – Submission


Nella fase precedente del workflow abbiamo visto come effettuare il caricamento delle immagini sui vari siti di Microstock, in particolare utilizzando il protocollo di trasferimento FTP. Anche se il caricamento è stato effettuato correttamente, ciò non significa che i files sono già stati inseriti nel processo di verifica da parte dei selezionatori. E’ necessario infatti compiere ancora alcune operazioni direttamente all’interno del nostro account sui singoli siti delle varie agenzie a cui abbiamo inviato i files. Ad esempio, nel caso di alcune agenzie che non lo fanno in automatico, bisogna “importare” dal server FTP i files caricati in precedenza (es. Photodune). In altri casi è richiesto di aggiungere le categorie ai files prima di convalidarli (es. Shutterstock) e di settare altre impostazioni relative al file (es. tipo di licenza, ulteriori parole chiave, lingua, ecc) oppure di aggiungere le liberatorie (release forms).

In realtà, ogni agenzia ha una specifica procedura di “submission” che differisce dalle altre e quindi questa fase finale del workflow non è affatto standardizzabile: peraltro alcune agenzie permettono di impostare categorie e altri settaggi in massa su selezioni multiple di files, facendo guadagnare parecchio tempo (è proprio il caso di Shutterstock, di Photodune, di Depositphotos e altri), mentre altre agenzie obbligano a selezionare i settaggi foto per foto, con grandissimo dispendio di tempo, soprattutto se abbiamo molti files da convalidare (è il caso di Dreamstime, solo per fare un esempio).  Un discorso a parte va fatto per iStock, che dispone di un ottimo software di gestione dei files (Deepmeta) che permette, fra le tante funzioni, di “preparare” completamente i files (ad esempio aggiungendo le categorie) e di caricarli direttamente sul server dell’agenzia senza utilizzare altri client FTP, con il risultato di avere le immagini automaticamente sottoposte ad approvazione senza bisogno di ulteriori passaggi sul sito di iStock.

A titolo di esempio, tornando all’immagine del Brooklyn Bridge oggetto di questo tutorial, vediamo la procedura di submission relativa all’agenzia Shutterstock. Dopo la fase precedente di upload tramite FTP, entrando nella propria area “contributor” del sito e andando nella sezione “Porfolio“>”Submit Images“, ci troveremo con una schermata simile a quella seguente.

Submitting

Schermata di submission del sito Shutterstock


Nella pagina troveremo elencate tutte le immagini correttamente caricate sul sito, ma ancora da “sottomettere” al giudizio dei selezionatori. Come si può notare, Shutterstock rileva automaticamente dai metadati dei files inviati sia il titolo che le keywords da noi precedentemente associate. Resta però da indicare alcune informazioni per ciascun file, attraverso dei pratici menu a tendina sulla destra di ciascuna immagine. Di queste informazioni, obbligatoria è l’indicazione di almeno una categoria di appartenenza dell’immagine. Opzionale la seconda categoria, ma aggiungerla è solo un vantaggio. Si può inoltre specificare se si tratti di una illustrazione o video, se l’artwork contiene nudità, in quale punto dell’immagine posizionare il watermark (filigrana) di Shutterstock, se si tratti di una immagine editoriale (per le quali però è necessaria una descrizione dell’immagine che rispetti specifici criteri) e, infine, è possibile aggiungere l’eventuale modello di liberatoria delle persone ritratte nell’immagine.

Tutte queste informazioni vanno impostate per ciascun file, ma nel caso varie immagini abbiano caratteristiche comuni (come nell’esempio in questione) è possibile selezionarle insieme prima di applicare a tutte le medesime informazioni. Questa opzione è molto comoda nel caso in cui si debba fare la submission di molti files inerenti allo stesso soggetto, magari con inquadrature o con trattamenti diversi, ma comunque assimilabili rispetto alle categorie da impostare. Va detto che non tutte le agenzie Microstock permettono un editing delle categorie così comodo, e in altri casi (ad es. Fotolia) è necessario procedere immagine per immagine, con discreto dispendio di tempo.


Tornando alla submission di Shutterstock, dopo aver indicato le categorie e le altre informazioni relative ai files, è possibile sia salvare il lavoro, ad esempio in attesa di aggiungere altre immagini per poi convalidarle tutte insieme in un secondo momento, sia procedere con la submission. E’ sufficiente selezionare le immagini e cliccare su “submit for review“. A questo punto Shutterstock verificherà che non ci siano errori nella compilazione dei files, dopodichè previa conferma, i files verranno effettivamente immessi nel processo di review da parte dei selezionatori.

I tempi di revisione dei files possono variare anche di molto da agenzia ad agenzia. In alcuni casi sono sufficienti poche ore (CanStockPhoto è uno dei più veloci in assoluto), mentre in casi estremi possono volerci anche alcune settimane. La media però va dai 4-5 giorni ad una settimana sulle maggiori agenzie. Terminata la revisione da parte dei selezionatori, le immagini approvate saranno immediatamente online e rese disponibili per la vendita, mentre per quelle non approvate in alcuni casi sarà possibile correggere eventuali errori indicati dai selezionatori (mancanza di liberatoria, problemi con le keywords) e procedere con una nuova submission degli stessi files. Nel caso peggiore, le immagini saranno scartate per problemi tecnici irrisolvibili (es. fuori fuoco) o perchè non ritenute adatte alla vendita. In questi casi non si può far altro che desistere e rinunciare a sottomettere nuovamente quei files che sono stati bocciati senza riserve. Non è detto però (anzi è piuttosto frequente) che le immagini bocciate da un’agenzia non possano essere approvate da altre agenzie, quindi vale comunque la pena tentare.

Ecco l’immagine del Brooklyn Bridge (con trattamento HDR) approvata e in vendita su Dreamstime.

Brooklyn Bridge, New York © 2013, in vendita su Dreamstime

Brooklyn Bridge, New York © 2013, in vendita su Dreamstime


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Esperto di marketing e comunicazione in una grande azienda del largo consumo italiano, viaggiatore per vocazione, fotografo appassionato, contributor presso le maggiori agenzie microstock internazionali, creatore di Marcor$tock, il blog sul mondo del Microstock e della Fotografia Digitale.