Workflow


Il mio personale tutorial dallo scatto fotografico alla vendita online

Uno dei prerequisiti essenziali per la produzione di immagini per il microstock è scattare in formato RAW, anche se poi i file che verranno inviati alle agenzie dovranno essere finalizzati in JPG alta risoluzione. Scattare in RAW permette però di effettuare tutte le regolazioni per lo sviluppo dell’immagine senza alcuna perdita di qualità. Inoltre la post-produzione e in alcuni casi il fotoritocco si rendono essenziali per risolvere problemi che porterebbero inevitabilmente alla bocciatura delle immagini che inviamo alle agenzie (es. rimuovere loghi, persone riconoscibili, ecc.).

Brooklyn Bridge, New York © 2013


Quindi, dopo aver acquisito le mie immagini in formato RAW, il mio personale flusso di lavoro prevede 6 fasi distinte, che mi permettono di passare dallo scatto grezzo ad una immagine ottimizzata per la vendita online tramite le agenzie microstock. Nelle pagine seguenti (cliccando sui link) puoi vedere l’approfondimento di ciascuna delle 6 fasi, utilizzando come esempio di lavoro la foto in alto del Brooklyn Bridge, un’immagine particolarmente “problematica” già in fase di shooting per via di un forte controluce, ma successivamente sviluppata in post-produzione e resa adatta alla vendita (è attualmente uno dei miei best seller di sempre). Ecco le 6 fasi:

1. Importazione e catalogazione dei file RAW: Sembra banale, ma è una fase fondamentale! Già durante l’importazione in Adobe Lightroom fra l’altro è possibile aggiungere automaticamente tag e alcune impostazioni di sviluppo standard che ci faranno perdere meno tempo nelle successive fasi di elaborazione;

2. Post-produzione in Adobe Lightroom: in questa fase effettuo delle regolazioni di base non distruttive sul file RAW. In teoria sarebbe possibile effettuare tutta la post-produzione in Lightroom (soprattutto con le versioni recenti del software) ma io preferisco ultimare la post-produzione e l’eventuale fotoritocco in Photoshop;

3. Post-produzione in Adobe Photoshop: in questa fase faccio ulteriori regolazioni sul file, l’eventuale fotoritocco e applico i filtri per dare alle immagini un look particolare (b/w, HDR, filtri artistici, ecc). Infine, da Photoshop esporto il file in JPG alta risoluzione;

4. Keywording: anche questa è una fase cruciale. Soprattutto per gli autori non esclusivi, è fondamentale applicare le keywords alle immagini prima che esse vengano inviate alle agenzie. Quasi tutti i siti infatti permettono di recuperare automaticamente tali keywords direttamente dai metadati del file inviati;

5. Upload delle immagini: è la fase più lunga e noiosa (beh, dipende dalla tua ADSL in uscita ovviamente…), soprattutto se hai un batch di centinaia di immagini da uploadare tutte insieme su molte agenzie. Tutte le agenzie prevedono il caricamento manuale dei file via web, ma l’ideale è servirsi di un software FTP di caricamento multiplo (es. Filezilla);

6. Submission: una volta che i file sono arrivati a destinazione, a seconda delle agenzie, bisogna ancora compiere qualche operazione di convalida dei files (assegnazione delle categorie, ecc) prima di sottomettere i file per l’approvazione da parte dei selezionatori. Dopodichè non resta che aspettare e…. sperare!


Vai alla prima fase del workflow:  

1. Importazione e Catalogazione dei file RAW


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Esperto di marketing e comunicazione in una grande azienda del largo consumo italiano, viaggiatore per vocazione, fotografo appassionato, contributor presso le maggiori agenzie microstock internazionali, creatore di Marcor$tock, il blog sul mondo del Microstock e della Fotografia Digitale.