Workflow #2 – Post Produzione in Lightroom


Dopo aver importato e catalogato correttamente i files in Adobe Lightroom, ci spostiamo dal pannello “libreria” al pannello “sviluppo“, per iniziare ad effettuare la prima parte della post-produzione del file RAW.

Ci troveremo davanti la seguente schermata, con il file RAW “grezzo”, a parte eventuali regolazioni effettuate in automatico durante il processo di importazione.

Post-Produzione LR1


La prima operazione da compiere è la correzione del bilanciamento del bianco, se necessaria. La correzione può avvenire attraverso l’utilizzo di 3 strumenti, anche combinandoli fra loro:

  • selezionando dall’immagine un punto di colore neutro (grigio chiaro) con l’apposito tool di campionamento;
  • selezionando uno dei preset BB (tungsteno, luce diurna, ecc.);
  • agendo sugli sliders della temperatura e della tinta.

Dopo aver effettuato la correzione del bilanciamento del bianco passiamo all’esposizione: se risultano attivati i due pulsanti in alto ai lati dell’istogramma, nell’immagine verranno visualizzate le clipping areas, ossia le aree bruciate, sia quelle sovraesposte (in rosso), sia quelle sottoesposte (in blu). Se queste aree sono di cruciale importanza per l’immagine, sarà possibile andare a recuperare dettaglio in vari modi: agendo sull’istogramma stesso, cliccando e trascinando il mouse in una delle aree dell’istogramma (esposizione, contrasto, luci, ombre, bianchi e neri) oppure agendo sui rispettivi sliders delle stesse aree. Si potrà così agire sia sull’esposizione generale dell’immagine, sia selettivamente sulle singole aree che rappresentano le ombre e le luci. In tal modo è possibile riequilibrare anche situazioni piuttosto compromesse di controluce come nell’immagine in esempio.

Nel pannello delle regolazioni di base c’è inoltre la possibilità di modificare l’impatto complessivo agendo sugli sliders dei mezzitoni (chiarezza), della vividezza e della saturazione dei colori. Queste regolazioni sono piuttosto soggettive e dipendono dal gusto personale di ciascuno di noi.

Terminate le regolazioni del pannello “base” ci ritroveremo con la situazione rappresentata nell’immagine seguente. Ora la foto è senza dubbio più equilibrata, ma ci sono ancora parecchie regolazioni da fare.

Post-Produzione LR2


Ci spostiamo dunque nel pannello “curva di viraggio” per lavorare sul contrasto. Anche in questo caso si tratta di scelte soggettive. Nel caso specifico ho scelto un contrasto forte dai preset disponibili, ma si può lavorare anche direttamente sulla curva per regolazioni di maggior precisione.

Post-Produzione LR3


Andando avanti saltiamo i pannelli “HSL – Colori – B & N” e “Divisione Toni” che in questo caso non ci servono e che in altre situazioni permettono invece di lavorare selettivamente sui singoli colori oppure di ottenere splendidi effetti come il seppia o l’effetto lomography. Ci spostiamo quindi sul pannello “dettagli“, che è a mio avviso uno dei più potenti e ben riusciti strumenti di Lightroom, soprattutto nelle ultime versioni del software. Tale pannello permette di agire sullo sharpening (nitidezza) e sulla riduzione del rumore digitale. Per quanto riguarda la nitidezza, si parla in questo caso di “input sharpening“, ossia un incremento della nitidezza piuttosto contenuto, ma in grado già di rendere più definiti i contorni e i dettagli della nostra immagine. In questo workflow vedremo che sarà poi necessario applicare un “output sharpening” prima dell’esportazione finale da Photoshop, nella seconda parte della post-produzione. Per quanto riguarda la riduzione del disturbo, è uno strumento molto efficace, secondo me perfino migliore dell’omologo filtro che si trova in Photoshop, motivo per cui preferisco effettuare questa operazione nella prima fase della post-produzione in Lightroom.

Post-Produzione LR4


L’ultima parte delle regolazioni da effettuare riguarda il pannello “Correzioni obiettivo“, che ci permette per l’appunto di correggere tutti i “difetti” dell’immagine imputabili alla lente utilizzata per effettuare lo scatto, siano essi relativi alla deformazione prospettica piuttosto che alle aberrazioni cromatiche. Nel sottopannello “manuale” ad esempio possiamo “raddrizzare” le linee agendo sugli slider verticale e orizzontale, oppure possiamo “mettere in bolla” ruotando l’immagine ed effettuare altre regolazioni in merito a distorsione, scala e aspetto. Importante è selezionare il flag “vincola ritaglio” per escludere automaticamente le aree superflue che si vengono a creare quando manipoliamo l’immagine. Nel caso in questione dell’immagine del Brooklyn Bridge, la regolazione delle linee verticali mi ha permesso di raddrizzare i pilastri del ponte che convergevano leggermente verso il centro.

Post-Produzione LR5


Attivando invece la correzione profilo nell’omonimo sottopannello, il software sarà in grado di correggere gran parte delle imperfezioni specifiche del nostro obiettivo (rilevato automaticamente dai metadati del file) attingendo al database degli obiettivi conosciuti. E’ comunque possibile modificare il tipo di lente per ottenere effetti diversi a nostro piacimento, anche se è una possibilità che finora non ho mai trovato particolarmente utile.

Post-Produzione LR6


Nel sottopannello “colore” potremo invece correggere le aberrazioni cromatiche, selezionando anche la tipologia delle stesse e l’intensità della correzione.

Post-Produzione LR7


A questo punto tutte le regolazioni della prima parte della post-produzione sono terminate e salvate nel file “sidecar” con estensione .xmp che accompagna il file RAW. Se ora eliminassimo il file sidecar tutte le regolazioni effettuate fin qua sparirebbero e il file RAW tornerebbe alla sua visualizzazione originale, motivo per cui si dice che le regolazioni di Lightroom sono “non distruttive” rispetto al file RAW. Possiamo quindi tornare al modulo “libreria” di Lightroom, dove troveremo la nostra immagine così come l’abbiamo modificata. A questo punto ho l’abitudine di marcare la foto con una etichetta gialla, che mi ricorda che la fase di post-produzione in Lightroom è terminata e l’immagine è pronta per l’eventuale fotoritocco e la finalizzazione in Photoshop. Sempre in questa fase poi di solito assegno la mia personale valutazione a stellette, in quanto già in questa fase di sviluppo sono in grado di immaginare il risultato finale e le potenzialità di questa immagine. Se avessi fatto la valutazione sulla base del file RAW con il pesante controluce iniziale probabilmente la valutazione sarebbe stata molto più bassa.

Post-Produzione LR8


La prima parte della post-produzione è terminata e l’immagine è ora pronta per il successivo sviluppo con Photoshop e per l’esportazione finale in formato JPG.


Vai alla fase successiva del workflow: 

3. Post-produzione in Adobe Photoshop

oppure

Torna alla fase precedente del workflow:

1. Importazione e Catalogazione


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Esperto di marketing e comunicazione in una grande azienda del largo consumo italiano, viaggiatore per vocazione, fotografo appassionato, contributor presso le maggiori agenzie microstock internazionali, creatore di Marcor$tock, il blog sul mondo del Microstock e della Fotografia Digitale.